L’associazione
C’era una volta la «Squadra Pittori» di Milano Smistamento
La storia del «Gruppo Pittori» di Milano Smistamento (e in seguito della «Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento») inizia nell’ormai lontano 1996. Alcuni appassionati, che nel corso degli anni avevano stretto amicizia con i capi impianto, durante una chiacchierata con questi ultimi fecero una proposta:
«Perché non tenete una E.626 funzionante come locomotiva storica in deposito come fanno anche all’estero? Vi diamo una mano noi a riverniciarla!». L’idea piacque, e così la scelta cadde sul locomotore E.626.045.
Una volta giunto a Milano, gli operai dell’officina che all’epoca era ancora in piena attività, si misero al lavoro per sostituire il motore guasto, prelevandone uno da un’unità accantonata. AI gruppetto di appassionati (non ferrovieri) che aveva lanciato l’idea, toccò invece il compito della riverniciatura completa del rotabile. Il 15 Maggio 1996 al termine dei lavori, la E.626.045 uscì dall’officina tutto splendente per le foto di rito, appena in tempo per essere mandato in esposizione a Domodossola, nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni del traforo del Sempione!
La più grande soddisfazione arrivò poi in settembre, quando giunse una richiesta ufficiale dalle Ferrovie dello Stato, in cui veniva richiesta la presenza della E.626.045 “che si trova in ottime condizioni di conservazione” a Napoli. Il motivo della richiesta? Trainare il treno storico per il Museo Ferroviario di Pietrarsa in occasione della «Giornata del Ferroviere» del 3 ottobre, anniversario della prima ferrovia in Italia. Iniziò così la seconda vita della nostra E.626.045, impiegato per anni con treni storici tra Lombardia e Piemonte.
Da quel momento, complice l’avvento di Internet e dei telefoni cellulari, che permettevano scambi di rapide informazioni, fra gli appassionati di ferrovie e gli stessi ferrovieri, si avviò un nuovo passatempo: la «caccia alla locomotiva», che consisteva nel reperire informazioni in merito a quali treni circolavano con questa o quella locomotiva, allo scopo di poterla fotografare lungo i binari della Penisola.
E’ fra il 2000 e il 2003 che dai capannoni dell’Officina Media di Milano Smistamento esce il maggior numero di rotabili ridipinti dai Pittori di Smistamento, nome con il quale il gruppo ormai era conosciuto in tutta Italia: in quel lasso di tempo si contano circa una dozzina di locomotive ricolorate, buona parte delle quali appartenenti al gruppo E.645, che in quegli anni era interamente assegnato a Milano Smistamento.
Arriviamo così al 2006, anno in cui, su proposta del «Gruppo Pittori», il Deposito Locomotive di Milano Smistamento viene aperto al pubblico per due giorni, con una esposizione di locomotive storiche provenienti da diversi impianti della rete. I rotabili affollano la rotonda, come mai prima d’ora si era visto in Italia!
Intanto nasce ufficialmente l’«Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento». Dopo il secondo porte aperte del 2008 la presenza dei volontari dell’Associazione è sempre più assidua, con una sorta di postazione di lavoro dapprima su un carro e poi in uno spazio dell’Officina Media non più utilizzato. Il 2011 su richiesta del settore storico delle Ferrovie (il MERS) si avvia il cantiere di rifacimento della livrea sulla coppia di automotrici ALn 668.1401 e 1452, oggi intensamente utilizzate sulle linee turistiche della Toscana.
Nel 2012 è la volta del «Caimano» E.656.001 che, terminato il servizio attivo, è passata al ruolo di locomotiva storica. Un grande e impegnativo lavoro della squadra pittori ampiamente ripagato, dato che possiamo oggi affermare orgogliosamente che questa locomotiva dal 2013 circola alla testa di convogli storici.
Nel frattempo si arriva al 2015, il vero anno della svolta. I capannoni dell’Officina Media ormai inutilizzati da quasi tre anni a seguito della riorganizzazione delle attività della divisione Cargo di Trenitalia, vengono ceduti alla Fondazione FS, nata nel 2013 per assicurare un futuro al vasto patrimonio storico delle Ferrovie, fatto di archivi, foto, musei e circa 300 rotabili fra locomotive, vetture e automotrici.
La Fondazione FS si incarica di eseguire i lavori di adeguamento normativo della struttura, metterla in sicurezza e organizzarne la riapertura con diverso scopo d’uso, parcheggiando al coperto quei rotabili storici da preservare ma necessitanti di impegnativi lavori di ristrutturazione o semplici lavori di riverniciatura e stipulando nel contempo con l’«Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento» una convenzione che permette a quest’ultima di operare sui rotabili ivi raccolti per quanto riguarda il decoro estetico.
Così oggi, la Squadra Operativa dell’Associazione può accedere all’Officina Media per i lavori che vengono programmati in base alle richieste della stessa Fondazione.
L’«Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento», può inoltre accedere anche ai capannoni della ex Squadra Rialzo di Milano Centrale, hub operativo di Fondazione sito di fronte alla stazione Centrale dove vengono rimessati i rotabili che con maggiore rapidità, grazie all’accesso alle tettoie, vengono utilizzati per effettuare i numerosi convogli rievocativi che circolano sui binari italiani. Qui vengono commissionati piccoli lavori di ripristino estetico di rapida realizzazione e breve durata.
Arrivati a questo punto viene spontaneo chiedersi che fine hanno fatto le superstiti locomotive ridipinte ormai 17 anni fa . bene: tutti quei rotabili oggi fanno parte del parco storico di Fondazione FS, che li utilizza con differenti finalità: dai convogli storici ai servizi pubblicitari, a quelli cinematografici.
Questo è per l’«Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento» un grande motivo di orgoglio: un’idea nata quasi per gioco, che solo grazie alla benevolenza dei Ferrovieri in servizio all’epoca, si è trasformata in un progetto molto più ampio, che ha portato il sodalizio a rivestire un ruolo di primissimo piano nel panorama dei treni storici in Italia.
Dal mese di Aprile 2024, l’ Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento è stata ufficialmente iscritta nel Registro Unico del Terzo Settore.
Questo nuovo passo permetterà all’Associazione di accedere a bandi, ricevere donazioni o sponsorizzazioni e apre anche alla possibilità di ricevere il 5 per mille da parte dei contribuenti che ci vorranno sostenere.
A tal proposito alleghiamo il codice fiscale che, già a partire da quest’anno, potrà essere trascritto nell’apposita cartella prevista nella dichiarazione dei redditi.
Organo direttivo
Stefano Rota
Vice Capo Squadra Operativa