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Locomotive E.645.100

Anni di costruzione : 1958-1959
Rodiggio : Bo-Bo-Bo
Potenza oraria : 12×360 kW
Potenza continua : 3780 kW
Velocità massima : 120 km/h
Lunghezza : 18250 mm
Passo totale : 13550 mm
Diametro ruote : 1250 mm
Massa in servizio : 110 t

Le locomotive di questo Gruppo che sono state oggetto di riverniciatura tra il 2001 e il 2002 sono le E.645.101 ed E.645.104, che nel 1958/59 uscirono di fabbrica con la classificazione di E.646.001 ed E.646.004, atte alla velocità massima di 140 km/h.

Sono state trasformate fra il 1978 e il 1980 in E.645 con la modifica del rapporto di trasmissione e l’abbassamento della velocità a 120 km/h, per renderle più adatte al servizio merci.

Le due locomotive sono state riportate nei colori originali quando erano classificate come E.646, in verde magnolia con due grandi ali in grigio nebbia che avvolgono le cabine di guida. Sulla E.645.101 è stato riprodotto il grande fregio frontale FS sperimentale.

Entrambe le riverniciature sono state sponsorizzate da un’importante Casa fermodellistica che ne ha successivamente riprodotto i modelli.

I colori d’origine rifatti sulla E.646.104, sono stati mantenuti anche dopo una Riparazione Ciclica effettuata presso le OGR di Verona P.V. nel 2004, che ha provveduto a riverniciare integralmente la locomotiva mantenuto gli stessi accattivanti colori verde magnolia e grigio nebbia “fuori standard” applicati a Milano Smistamento.
Pur essendo oggi entrambe ancora esistenti, le sorti delle due ex E.646 prototipo seguono strade ben diverse. Se per la E.645.104 il futuro è assicurato, in quanto atta al servizio e facente parte del parco storico operativo di Fondazione FS, un destino differente è toccato alla E.645.101. Riportata nella livrea XMPR in uso, ha poi terminato il servizio ed è stata accantonata nello scalo di Milano Smistamento, suo deposito di assegnazione, dove ha fornito ricambi alle unità gemelle ai tempi ancora in servizio. Per questo motivo la sua demolizione, prevista per il 2010, non è ancora stata effettuata in quanto l’esser stata pesantemente cannibalizzata (è priva di tutte le molle a balestra) ne ha impedito l’inoltro via ferrovia all’impianto di demolizione rendendola di fatto inamovibile.