Carro FMA a “monta alta”
Questo carro così caratteristico è stato costruito nel 1952 utilizzando telaio e parte della cassa di un carro della più anziana serie F od E tipo 1925.
Nel dopoguerra infatti si cercò senza troppa spesa di ammodernare il parco merci a nuove tipologie di trasporto, permettendo il carico di volumi più grossi o l’immagazzinaggio di più merce per ogni singolo carro. Della numerosissima famiglia di carri a cassa in legno vengono trasformati in Fma 1200 carri, oltre a molti altri dotati di garitta per il frenatore o altri ancora con passo e telaio più lungo. Il loro utilizzo regolare è cessato a metà degli anni ’80, quando si resero disponibili molti altri carri più moderni e rispondenti a tipologie di carico più specializzate.
Questa unità è rimasta per moltissimi anni accantonata nello scalo milanese, fungendo da magazzino ad uso del Deposito Locomotive. E’ stato preservato e restaurato nel corso del 2005.
Il carro F tipo 1925 a cassa in legno
Questo carro ancora da restaurare fa parte dell’innumerevole gruppo F tipo 1925. La costruzione di questi carri è iniziata appunto nel 1925 e si è protratta fino al 1936, realizzando ben 11.545 unità. La tipologia è la stessa ormai collaudata di molti carri precedenti, soprattutto della numerosa famiglia «F tipo 1913», delle quali molte unità andarono distrutte durante la prima guerra mondiale. Subito riconoscibili per la cassa in legno a doghe verticali – mentre tutti i carri precedenti erano a doghe orizzontali – questi carri hanno contraddistinto il panorama del traffico merci di tutt’Italia per un periodo lunghissimo.
Le prime unità accantonate già negli anni ’70 sono state quelle appartenenti alle sottoserie sprovviste di impianto freno. Queste erano dotate della sola condotta passante e non avevano un proprio sistema frenante. L’unità preservata a Smistamento è invece dotato di freni. Utilizzato come magazzino presso il deposito, attende il restauro della cassa e del telaio.